Cosa abbiamo fatto ad Atene nel nostro week end brevissimo ve l’ho già raccontato qui e, per chi avesse già letto l’articolo, è abbastanza chiaro quanto io sia rimasta entusiasta della nostra visita in città eppure, le risposte alle domande del titolo di questo post sono: “Sì!, Da matti!” e “Dipende”.
Sarà caotica e piena di zone sporche e degradate ma io ci vado a nozze in questo mix sublime di splendore e fatiscenza.
Al di là dei monumenti archeologici principali (che sono indescrivibili a parole e super fighi anche per una profana dell’archeologia…), Atene è una città con un vissuto difficile e dei trascorsi drammatici anche recenti che hanno lasciato un segno evidente in tutte le parti della città, anche in quelle più turistiche.
Se cercate la Svizzera ovunque, l’organizzazione dei Paesi nordici, la pulizia maniacale, la tranquillità e il silenzio rigoroso state alla larga dalla capitale greca.
Potete anche decidere di concentrarvi sul centro storico e sulla parte monumentale, ma non sfuggirete all’immondizia accumulata qua e là, all’odore fortissimo di spezie che vi farà dubitare di non essere finiti in un suq arabo, ai buttadentro delle taverne più turistiche (ovvero qualsiasi ristorante che troverete lungo il vostro cammino) che vi chiederanno se volete cenare alle quattro del pomeriggio così come all’una di notte, ai ruderi delle case abbandonate e pericolanti i cui pochi muri ancora in piedi saranno interamente pieni di graffiti, alla polizia armata (se non direttamente l’esercito) in certi punti strategici e nevralgici del reticolato urbano.
Atene è passato glorioso e presente difficile.
Il suo incommensurabile fascino, per quanto mi riguarda, sta proprio lì nel mix dei suoi due volti e l’ho adorata per ogni capitello orgogliosamente esposto così come per ogni murales inaspettatamente incontrato.
Non può esistere un’Atene diversa.
I grandi filosofi non ci sono più e la civiltà occidentale (che proprio qui è nata) sta andando alla deriva.
Se volete apprezzare questa città fino in fondo, tenetene conto e se non vi sentite ancora pronti, tergiversare e andate altrove. I siti archeologici sono ormai messi in sicurezza: non vi garantisco che tutte le case barcollanti che abbiamo intravisto in questo week end tra qualche anno saranno ancora in piedi, ma ho ragione di sperare che il Partenone vi aspetterà ancora per un po’ di tempo… almeno fino a quando non avrete voglia di lasciarvi conquistare dal connubio di fasti storici e crisi economica-sociale.
Sono stato ad Atene otto anni fa e mi ha dato l’idea di degrado: anche i suoi monumenti sono lasciati un pò andare. Ciononostante, trovo che sia una città piacevole e interessante, da visitare una volta!
Sono stata ad Atene due o tre anni fa (era prima del Covid, e tutto sembra che sia successo in un’altra vita) e l’ho adorata. Forse proprio per questo mix che descrivi così bene. In tanti me ne avevano parlato malissimo, ma nel mio caso è stato amore a prima vista.