Quando abbiamo pianificato il nostro viaggio a Budapest, la mia priorità è stata informarmi sui ristoranti che offrissero cucina vegana di alta qualità, prima ancora di cercare attrazioni turistiche o monumenti da visitare. Desideravo assaporare le specialità locali, come il rinomato goulash, in una versione priva di ingredienti di origine animale. La mia ricerca è stata gratificante e ho scoperto diverse opzioni interessanti per chi segue un’alimentazione vegana o per chi desidera semplicemente ridurre il consumo di carne, alla ricerca di alternative gustose. Ecco quindi qualche indirizzo di locali provati personalmente.
Iniziamo con due locali che soddisfano il desiderio di street food senza compromettere i principi etici. Ci sentiremo comunque in colpa per le calorie ingerite, ma almeno non avremo fatto male a nessun essere vivente e il 50% del “peccato” lo sfanghiamo così. Alla dieta, se mai ce ne fosse bisogno, penseremo una volta tornati a casa.
Las Vegan’s offre sia un food truck che un fast food “classico”, entrambi situati in una delle zone più frequentate della città, vicino al rinomato ruin bar Szimpla Kert. Il locale è aperto tutti i giorni, con orario continuato dalle 11:30 alle 23:00 (esteso fino a mezzanotte nei fine settimana). Offre una vasta selezione di burger, piatti e wrap, mentre il food truck propone principalmente il famoso panino con “pulled pork” in versione vegana. Noi abbiamo assaggiato quest’ultimo piatto e l’esperienza è stata semplicemente deliziosa. Il food Truck si trova nello spazio denominato “Karavan” dove si trovano diversi camioncioni che propongono cucine diverse. Il luogo è bellissimo perchè è integrato in una corte sulla quale si affacciano dei palazzi tipici che ricordano moltissimo le classiche case di ringhiera milanesi (che, tra l’altro, adoro). É tutto coloratissimo e molto vivace.
Ropogo è stata una scoperta casuale mentre cercavamo un pasto veloce prima di lasciare il centro città e dirigerci verso l’aeroporto. Questo locale offre un’ampia selezione di piatti vegani, con una minoranza di opzioni non vegane (non temete: le griglie e le friggitrici utilizzate per la preparazione degli alimenti sono separate, così come i piani di lavoro). Il personale è accogliente e l’ambiente è semplice ma piacevole. Situato in una zona universitaria, è circondato da un incantevole giardino perfetto per un picnic nelle belle giornate. Noi abbiamo mangiato all’interno del locale, ma solo perché non ci eravamo accorti di questa possibilità.
Nel menu troverete una vasta scelta di pietanze a base di verdure, legumi oppure di seitan. È possibile comporre il proprio piatto scegliendo la base, la proteina e le salse, oppure optare per alcune proposte già pensate da loro. Ho scelto questa seconda opzione per fare prima e il mio pita gyros era favoloso.
Il Flow Coffee è una caffetteria/bistrò con una piccola cucina situata accanto alla Casa del Terrore, una delle attrazioni principali di Budapest.
Ci sono sempre mostre d’arte, sedie e divani comodi, grandi spazi tra un tavolo e un altro, personale carinissimo e un bel cortile interno nel caso si preferisse stare all’aperto. É un luogo di co-working dove la gente prende anche solo un caffè e poi si ferma per studiare e lavorare. Tutto è molto rilassato e piacevole.
Offre due menu che variano in base all’orario, con la possibilità di godersi un brunch dalle 11:00 alle 15:00 (è consigliabile prenotare in anticipo) e degli spuntini pomeridiani fino alla chiusura, attorno alle 18. Menzione d’onore per i dolci buonissimi e, udite udite, per i vini, tutti naturali. Noi abbiamo bevuto un Pinot grigio di Pap Wines che era favoloso. Per chi preferisse le birre, hanno delle etichette artigianali davvero interessanti.
Abbiamo trovato questo posto per caso mentre cercavamo un posto dove fare un pranzo veloce e siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla location (e dalla varietà del menu) così abbiamo deciso di entrare.
Il menu offre una vasta gamma di proposte di diversi generi e tipologie di cibo, dal junk food all’healthy. Abbiamo optato per la prima opzione; strano, vero? 😉
Abbiamo scelto dei nachos con chili di lenticchie, cheddar vegano e jalapenos, insieme a una pizza margherita. Ovunque andiamo, cerchiamo sempre di assaggiare una pizza, rigorosamente non “italiana” e possibilmente la più semplice possibile. Questa, senza essere un capolavoro, era comunque buona. Riguardo ai nachos, ancora dopo qualche giorno ne parliamo sognanti, definendoli i migliori mai mangiati in vita nostra. Direi che è andata bene!
NAPFENYES RESTAURANT AND CONFECTIONERY
Il Napfènyes è un ristorante vegano tradizionale che in cui si trova un perfetto mix tra piatti classici ungheresi e piatti dall’anima più esotica. Noi abbiamo provato entrambe gli stili. Abbiamo preso sia il pad thai, sia l’arrosto alla Brasov dove, al posto della carne, è stata utilizzato il seitan. Entrambi i piatti sono risultati eccezionali.
Questo locale nasce come pasticceria (come si può notare all’ingresso dove c’è un bancone pieno zeppo di dolci). Noi abbiamo provato la famigerata torta Dobos che però non ha riscosso grande successo. Non so dirvi se con la ricetta totalmente vegetale la torta ci perda perchè non ho mai assaggiato la versione originale. Diciamo comunque che non la riprenderei perchè sapeva davvero troppo di nocciola e non è un gusto che amo particolarmente.
Nota bene: al Napfènyes non si serve vino.
Questo ristorante, dove vengono serviti piatti al 100% di origine vegetale, si trova in una zona bellissima della città, Piazza Liszt, una sorta di lungo viale alberato dove si affacciano numerosi locali incantevoli. In una piacevole serata, è possibile cenare all’aperto e sentirsi veramente in vacanza.
La varietà di sapori spazia dal locale all’orientale, offrendo una cena superba in un ambiente accogliente. Tra i piatti proposti, la zuppa thai al latte di cocco con noodle e tofu arrostito e il paprikash di finto pollo accompagnato dagli spatzle (anche questi piuttosto tipici, ma in una versione generalmente un po’ diversa da quella altoatesina/austriaca) sono particolarmente deliziosi. È stata davvero una cena superba in un contesto molto carino.
Chiudo l’articolo con una bellissima notizia: i kürtőskalács (o camini dolci) che sono generalmente vegani (in genere è bene indicato quando è così) e sono una goduria infinita. Li trovate praticamente ovunque e potete farli aromatizzare come più preferite. Federico e io non ci siamo risparmiati con la cannella. In pratica è come mangiare i cinnamon rolls un po’ meno dolci e non burrosi: praticamente la perfezione in un dolce! Evitate di prenderli nei luoghi più turistici della città e affidatevi ai chioschi che troverete lungo la strada: costano molto meno e sono meno pasticciati.
Una menzione specialissima va alle proposte alimentari nella zona delle partenze dell’aeroporto, una volta superati i controlli di sicurezza. Nella food court, escludendo le catene internazionali come Costa Caffè, McDonald’s e KFC, tutti i punti ristoro offrono qualcosa di vegano. Si tratta principalmente di bowls, insalate, panini e dolci. È cibo da aeroporto, ma completamente vegetale. Ciò che mi ha sorpreso è la grande presenza pubblicitaria di queste opzioni vegane all’interno del terminal. Complimenti!
