Animali notturni

Ho troppe cose in testa e le ho soprattutto di notte. Mille idee, mille suggestioni, mille voglie.

Mi pare di poter spaccare il mondo, di essere in grado di ribaltarlo, ma solo fino a che non sorge il sole. Gli Oasis dicevano in una delle canzoni più belle mai scritte “So I start a revolution from my bed”. Io la inizio tutte le notti quella rivoluzione; devo solo spegnere la luci e lasciarmi cullare.

Prendo sonniferi per dormire dal 2012. O meglio, prima pensavo li prendessi perdormire, ora mi sembra di prenderli per sedare quella parte di me che riconosce la notte come posto migliore per esprimersi.

Mi piace il suono delle auto che passano per la strada, il ventilatore che va, il treno in lontananza. Mi piace guardare il soffitto, sentire il respiro di Fede accanto a me, accarezzare distrattamente uno dei nostri gatti che si stende placidamente tra di noi. Di notte puoi fare un sacco di cose senza farne neanche una. Puoi non scomodarti. Puoi addurre come scusa il fatto che sia notte, così, come un dato di fatto inappellabile e insindacabili. Ma per me è molto di più. È un mondo parallelo che inizia quando quello di tutti gli altri si mette in standby.

Quanti mondi avrei conquistato se solo mi avessero dato una notte infinita per giocare la mia partita. Avrei giocato per vincere sapendo che ero nel mio elemento, che ero invincibile.

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Tutte le notti si ripete la stessa storia. Tutte le notti aspetto il sonno che arriva e allora mi arrendo, ma solo perché qualcuno ha socialmente deciso che non siamo animali notturni. Potrebbe anche essere, ma che noia il giorno quando hai una notte per spaccare.

In un passato che mi vedeva bambina, aspettavo mio padre che tornare all’1 dal cinema. Era sempre tutto buio, tutto insapore e inodore, tranne la michetta con la coppa che amava tanto prepararsi a quell’ora. Se prima aspettavo qualcuno e la notte si faceva sfondo, ora mi trovo spesso ad attendere il calare della luce e il momento di coricarmi per essere lasciata con i miei pensieri, che non sono mai così veri e reali come quando tutto il resto del mondo dorme attorno a me.

Viaggiatrice povera, fotografa inesperta, pasticciona tecnologica, gattodipendente. Rifletto sul senso della vita e raccolgo dettagli che fanno la differenza. Ricordi, impressioni, immagini, incontri.

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