Storie di un fotografo: Berengo Gardin

L’inizio anno a Verona mi ha fatto un regalo inaspettato e meraviglioso. Passeggiando per le vie illuminatissime e decoratissime della città, mi sono imbattuta nel volantino di una mostra monografica di Gianni Berengo Gardin.

Grazie ai miei compagni di Capodanno, tutti appassionati di fotografia, ho potuto visitarla e lasciarmi incantare dalla bellezza di ciò che ho visto.

La mostra, curata da Denis Curti e in programma fino al 26 gennaio 2014 presso il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri, rappresenta in 180 opere il lavoro di questo grande maestro della fotografia.

Il percorso si snoda lungo gli scenografici scavi di Piazza Viviani seguendo diversi progetti di fotogiornalismo: immagini di città amate dall’autore (Milano, Venezia e l’ospitante Verona), lavori di sensibilizzazione su temi delicati quali la coabitazione con comunità di zingari e le condizioni dei pazienti di ospedali psichiatrici, e ancora baci, momenti di quotidianità trattati da un introvabile volume di Berengo Gardin, intitolato ‘Dentro le case’, il rapporto (cinico e a tratti surreale) con la fede, uno sguardo sul lavoro e sulla vita nelle risaie.

Una mostra completa per chi si accosta per la prima volta agli scatti di questo fotografo tanto apprezzato anche da Cartier Bresson, ma capace di incuriosire e, perché no?!?, inspirare chi lo conosceva già ma ha voglia di ritrovare le immagini in un contesto tanto particolare come quello offerto dalla location dell’esposizione.

Mi auguro che l’Anno Nuovo prosegua in linea con questa grande bellezza.

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Viaggiatrice povera, fotografa inesperta, pasticciona tecnologica, gattodipendente. Rifletto sul senso della vita e raccolgo dettagli che fanno la differenza. Ricordi, impressioni, immagini, incontri.

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